giovedì 16 febbraio 2012

83°Puntata - Riflessioni tecnologiche

Lo dico da informatico, ci lavoro, l'informatica mi fa portare il pane a casa (eufemismo visto che non vedo soldi da 7mesi...maledette fatture e maledetti vecchi clienti che non pagano ... e maledetti nuovi clienti che pagano a 150 giorni, forse), ma facendo una breve web rassegna stampa come ogni mattina, mi sono reso conto che abbiamo oltrepassato il limite.
MA C'E'VERAMENTE BISOGNO DI TUTTO QUESTO?
Articoli on line che rimandano a twitter, tweets che rimandano a facebook, bacheche facebook che rimandano a altri siti, social networks, web communities, giochi di ruolo, siti di incontri dove donne 40enni farebbero di tutto per portarsi a letto ragazzi + giovani (e ovviamente anche il contrario, ma mentre al contrario siamo purtroppo abituati, vedere single divorziate con figli buttarsi a capofitto sulla prima picca che passa, cazzo che tristezza) ... ma tutto questo serve?
E non è una crociata anti facebook o anti tweets, il discorso di fondo che la tecnologia non è nè buona nè cattiva (buono o cattivo è l'uso che se ne fa) è ancora valido ... parlo dell'ABUSO che ne facciamo.
Campagne di marketing e mode non passeggere ci hanno ormai convinto che non l'uso ma l'ABUSO sia necessario.
Non ho twitter, non ho facebook (non per crociata ma perchè non ne sento il bisogno), ho un blog (questo, of course) e ho voluto provare google+, non per necessità ma per curiosità verso Google, di cui mi incuriosisce ogni start-up.
In questa situazione mi sento a volte emarginato, visto che alcuni concorsi o alcuni programmi radio che ascolto sono raggiungibili solo su Facebook, alcune persone ormai si sentono in dovere di non dare più segni di vita se non su FB, e quindi chi non lo ha è tagliato fuori ... che dire ... la cosa arrivata a questo punto mi spaventa.
Ricordo 20 anni fa, quando con gli amici ci si telefonava a casa ("Scusi signora sono Alessandro che c'è Valerio??"), ci si vedeva sotto casa per giocare a pallone, e soprattutto ci si inviava lettere cartacee con gli amici dell'estate ... che nostalgia. Niente obblighi di essere connessi, niente abuso di computer o di rete, se eri amico lo eri, punto, senza dover cliccare qui o taggare là. Internet arrivò dopo poco, con il modem 56k e quei rumori strani, ma la bellezza era proprio nella SCELTA ... internet era un optional, una scelta, se ce l'avevi eri ganzo, se no eri comunque tu, con la tua comitiva, i tuoi amici, i tuoi gusti e le tue abitudini.
Ora se non tweety, non tagghi, non scrivi una cazzata in bacheca o non CONDIVIDI TUTTO IN TEMPO REALE sei un escluso.
Cari amici socialnetworkdipendenti, ma quando condividete l'ultima foto, quando scrivete l'ultimo tweet, quando aggiornate il vostro status o il vostro profilo, SIETE PROPRIO SICURI CHE IMPORTI A QUALCUNO?
Alessandro

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