mercoledì 26 giugno 2013

134°Puntata - Parla per te

Non c'era bisogno della maglietta ... lo sapevamo già.


lunedì 24 giugno 2013

133°Puntata - Tony Soprano è morto

A volte ripensi alle notizie, agli avvenimenti dopo qualche giorno che sono successi e trovi diverse chiavi di lettura, diverse interpretazioni. Riesci a raggiungere un livello più profondo, e proprio ieri pensavo alla morte di James Gandolfini.
Non è morto solo lui, ma è morto Tony Soprano, e non è una cosa da poco.
Il personaggio cinematografico/televisivo più importante dai tempi di Don Vito Corleone (unico personaggio a far vincere due oscar a due attori diversi, Marlon Brando e Robert de Niro).
E la memoria va alla controversa ultima puntata della sesta serie, la puntata numero 86 in totale, dal titolo MADE IN AMERICA.
La famosa, famosissima ultima scena, ripresa anche da Hillary Clinton per un suo spot elettorale. Lo schermo che diventa nero per 10 secondi prima dei titoli, lasciando la famiglia Soprano su quel tavolino del Holstens Ice Cream Parlor di Broad Street a Bloomfield nel New Jersey. Lo stesso tavolino che vedete in foto, dove ci siamo seduti Chiara ed io (due anni ma tanti chili fa) durante il Soprano Tour fatto in viaggio di nozze a NY.
Con la sua morte, si è finalmente dipanato il più grande dubbio che quella puntata ti lascia. Ma Tony Soprano muore? Viene ucciso in quel locale? Come finisce la serie?
Ecco, giovedì abbiamo scoperto che Tony Soprano muore, è sicuro. Non sappiamo e non possiamo sapere se è stato fatto fuori a Bloomfield in quel locale, se è rimasto ucciso nel Jersey o a NY dai seguaci di Phil Leotardo. O se come James Gandolfini è morto a Roma durante una vacanza. Comunque sia, si è chiuso il sipario una volta per tutte sulla serie televisiva più bella, appassionante, ben girata e unica degli ultimi 30 anni.
Tony Soprano è morto. E su questo, ormai non ci sono più dubbi.
Alessandro

giovedì 20 giugno 2013

132°Puntata - Don't Stop Believin'


REST IN PEACE
James Joseph Gandolfini Jr. 
(Westwood, 18 settembre 1961 – Roma, 19 giugno 2013) 

martedì 18 giugno 2013

131°Puntata - Quando un'immagine vale più di mille parole

Com'era? "Spegnete la radio e accendete il cervello"?? Mi sa che ora dovrete impegnarvi a far spegnere anche i telefonini ed internet, perchè gira gira, le cose escono signori miei. Chissà se ora tutti quelli che hanno mostrato di non usare l'UDITO, dicendo che alcune emittenti non sono faziose, useranno almeno la VISTA.


Alessandro

lunedì 17 giugno 2013

130°Puntata - 12 anni fa ...


Estate del secondo anno di università, annus domini 2001. Finiti gli ultimi esami accettai l'offerta di lavoro del mio vecchio amico del liceo, Alberto, per lavorare nel bar che lui e la famiglia presero in gestione al centro commerciale "Le Terrazze" all'Axa.
Quel giorno, 17 GIUGNO 2001, ero come al solito nel turno pomeridiano, dalle 17 a chiusura, quindi fino alle 2 di notte.
Cavolo, non ci voleva, il giorno in cui la Roma poteva laurearsi Campione d'Italia dovevo lavorare ... quindi mi organizzo per andare a vedere almeno il primo tempo con il mio migliore amico Alessandro, a casa dei suoi nonni, romani e romanisti fino al midollo.
Arriviamo a Viale Marconi con auto separate, così poi io sarei potuto andarmene in autonomia. Entriamo in casa, Nonno Fonzi che per scaramanzia si butta il sale grosso alle spalle girando per casa, e Nonna Lidia che gli va dietro urlando e raccogliendo il sale con la scopa. Comincia la partita, tensione alle stelle, poi, Candela ruba palla, palla indietro rasoterra, arriva il Capitano, fulmine sotto al sette e Buffon battuto.1-0 ... e Nonno Fonzi che dopo un abbraccio mi lancia in aria manco fossi una manciata di riso all'uscita di un matrimonio. Quando mancano pochi minuti alla fine del primo tempo, anche Vincenzino Montella gonfia la rete, è il 2-0, ormai ci siamo!
All'intervallo entro in auto (la mitica 126 Bis Up di mia madre) e mi sento il secondo tempo per radio girando per una Roma deserta, calda e stranamente ferma, immobile, in attesa dell'urlo liberatorio. Da Viale Marconi supero l'Eur e prendo la Colombo dirigendomi verso il mare, all'altezza di Via di Decima mi fermo da un ambulante a comprare una bandiera della Roma, la infilo in auto ma nascosta dentro, perchè finchè l'arbitro non fischia non voglio ancora crederci. Arrivo al bar, mi parcheggio al solito posto, e rimango in auto fino alla fine ... al gol di Batistuta scoppio in lacrime come un bambino, in lacrime si, come Carletto Zampa che stavo ascoltando alla radio, che urlava" E'FATTA MARCE', E'FATTA MARCE'!!" parlando con Marcello Micci che stava seduto in tribuna stampa vicino a lui. Piangendo e singhiozzando chiamo i miei genitori e continuando a piangere condivido questa emozione con loro, ancora non ci credevo! A fine partita poi entro al bar, comincio a lavorare invidiando tutti quelli che passavano li a prendersi un caffè o un gelato mentre festeggiavano ... come avrei voluto essere lì con loro, in mezzo a loro, o col mio amico Alessandro che entrò allo stadio e si portò via un paio di zolle dell'olimpico ... ma quel giorno non lo dimenticherò mai. Visti i chiari di luna della attuale dirigenza, temo che passeranno anni se non decenni prima di rivivere queste emozioni, spero solo di non essere troppo vecchio quando riaccadrà!
Grazie Roma, e un pensiero al Presidente Franco Sensi che ha reso possibile quel sogno.
Alessandro

martedì 11 giugno 2013

128°Puntata - Carramba che sorpresa

Altro che Facebook, per incontrarsi con vecchi amici che non vedi da una vita, basta essere professionisti più che 30enni e prendere tutti i venerdì sera il volo Linate - Fiumicino ... e rivedi qualche vecchio amico del liceo!!
Il gate stava per aprire, mi stavo alzando dalla poltroncina dopo aver messo il segnalibro a "Zero Zero Zero" di Saviano, quando con la coda dell'occhio vedo una persona che mi si avvicina alla mia sinistra, mi guarda sorridendo con sorpresa e mi dice "Aho ma allora sei proprio tu!!".
Primi due secondi a far girare i neuroni e a far correre le sinapsi ... poi è staso tutto chiaro: il mio vecchio compagno di liceo LUCA!!! Cavolo era da almeno 10 anni che non ci vedevamo, forse anche di più. 
Ci siamo subito scambiati i telefoni, e spero che ci si riveda presto ... di sicuro non tra altri 10 anni!
In testa al post, la foto del quinto liceo, primavera del 1999, cavolo quanto tempo!
Io sono il penultimo sulla destra, in jeans e camicia blu, in posa da finto bacio con Kapellone ... che nostalgia per quei tempi!!
Alessandro

martedì 4 giugno 2013

127°Puntata - Thank You Jason!

L'ho letto ieri sera sullo scroll di Sky Sport 24, dopo 20 anni di carriera, si ritira il mio giocatore di Basket preferito, JASON KIDD. Il suo esordio coincise con gli anni in cui giocavo a basket e seguivo assiduamente l'Nba. Ancora ho il vhs dell'all star game in cui Jason era rookie e fece cose straordinarie, assist incredibili e passaggi no look da paura. Fu la prima maglia da gioco che comprai, la numero 5 dei Dallas Mavericks (ancora ce l'ho e la tengo come una reliquia) che feci arrivare dall'America (quella dell'immagine del post). Da ragazzino ci andavo anche in giro, e a chi mi chiedeva di chi era, ero orgoglioso di spiegargli che era di JASON KIDD  un giovane ragazzo che sarebbe diventato uno dei migliori playmaker della storia della NBA, ed infatti così è stato.
Grazie per tutte le giocate che ci hai regalato Jason, grazie di tutto. Ti porterò sempre nel mio "olimpo" degli sportivi preferiti.
Alessandro