lunedì 20 gennaio 2014

155°Puntata - Mito della Caverna 2.0


A volte ti fermi un attimo a pensare, a fare qualche ragionamento un po'più profondo, che esuli dai normali pensieri quotidiani, e involontariamente ti trovi a scavare a fondo nella piatta superficie della normalità. Tutto è partito da un fatto ... i media ci bombardano quotidianamente da quelli che nel gergo dei social network vengono chiamati TREND, cioè delle parole che in un esatto momento sono utilizzate maggiormente dalla popolazione mondiale. Per esempio, nel giorno della morte di Nelson Mandela, le parole "Mandela", "Madiba", "South Africa", "Apartheid" erano molto usate, e quindi facevano "trend", cioè facevano "tendenza". E da qui poi, andando indietro con la memoria, ho pensato a tutti i "trend", tutti i "tormentoni" che ci hanno bombardato dalla mattina alla sera salvo poi SCOMPARIRE nel nulla dopo qualche giorno, soppiantati da un'altra parola che faceva trend. Nei bar, sugli autobus, in ufficio, tutti non fanno altro che fare da megafono a queste parole, a questi concetti, per poi lasciarli svanire nel nulla dal quale erano arrivati.
L'immagine allegata è quella che in gergo viene indicata come "word cloud" o nuvola di parole, si usa nella analisi dati per indicare quali parole sono più usate in un determinato contesto, e più la parola è grande, più vuol dire che la parola è stata utilizzata. Molto utile per esempio se si gestisce un sito di e-commerce, si può vedere in modo chiaro ed immediato, quali categorie di prodotti tirano di più in un determinato momento. 
E qui il ricordo va al MITO DELLA CAVERNA di Platone (cliccate il link e leggetevelo, senza allungare troppo questo post), e t'accorgi che la nostra realtà, la nostra vita, il nostro mondo, in realtà non è reale, non è vero, non è puro, è solo la percezione di qualcosa che qualcuno ci mette davanti agli occhi. Siamo solo ingranaggi di un meccanismo che non governiamo, e crediamo di essere liberi ma in realtà non lo siamo, o non lo siamo del tutto. Riguardatevi la prima ora di Matrix, fin quando Morpheus spiega a Neo come le cose stiano in realtà...ed è vero, purtroppo è così, non siamo più liberi di quanto non lo fosse Neo prima che Morpheus lo liberasse.
Pensate a tutte le parole che ci hanno bombardato negli ultimi anni ... non si poteva fare a meno di sentire da tv, radio e web, parole come "COGNE", "PORCELLUM", "MATTARELLUM", "TRATTATIVA", "DECADENZA", "CALCIOPOLI", "V-DAY", "PRIMARIE", "OBAMA", "FORCONI", "TIKI TAKA", "FALSO NUEVE", "GOVERNO TECNICO", "ESODATI", "CONCORDIA", "SCHETTINO",  "GUANTANAMO",  "OMOFOBIA", "BIN LADEN", "TALEBANI", "RUZZLE", "APP", "WHATSAPP", "SELFIE" ...  non riuscivi a schivare queste parole che ti colpivano ogni giorno, ed ora nessuno ne parla più. E intanto ci hanno tenuti impegnati con la mente su quegli argomenti, come l'illusionista che mentre fa il trucco con la mano destra muove prima la sinistra per far si che il nostro sguardo vada lì dove vuole lui, per creare un piccolo cono d'ombra lì dove gli serve. Ecco, siamo nelle mani di un'illusionista, ed il brutto è che nemmeno ce ne accorgiamo.
Alessandro

lunedì 13 gennaio 2014

154°Puntata - Un nuovo anno


Eccoci qui, con il primo post del 2014. Da qualche giorno volevo scrivere ma non sapevo bene cosa ... in realtà anche ora non so bene cosa scrivere. Quindi, giusto un paio di cose ... benvenute al mondo a due bimbe nate il 4 e l'11 gennaio, cioè IRENE (figlia di Valentina e Francesco) e JASMINE (figlia di Alberto e Nilù). Un augurio "estemporaneo" al mio figlioccio MATTEO, sempre più bello e sempre più comico nei suoi comportamenti e nelle sue espressioni ... a volte mi basta solamente passarci insieme 5minuti e mi rimette al mondo, basta un suo sorriso e dimentico tutte le arrabbiature e le brutte cose della vita di tutti i giorni. 
Un pensiero ad un mio caro amico, un fratello, che s'è trovato improvvisamente in uno di quei momenti della vita che ti fanno perdere la bussola, come se dopo aver pagaiato per un po' lungo un torrente piatto e calmo, improvvisamente si trova in mezzo ai vortici e alle rapide ... Fratè, tieni duro adesso, non stai pagaiando da solo, ci siamo pure noi ... e prima o poi le rapide finiranno.
Un altro pensiero particolare va ad una persona, anche qui non farò nomi nè farò capire di chi parlo, ma è una persona che stimo molto. Purtroppo la riconoscenza non è di questo mondo, e non tutti hanno le palle per prendersi le proprie responsabilità, ma preferiscono "mangiare a sbafo" più che dare a Cesare quel che è di Cesare (finchè Cesare non si incazza però).
A questa persona dedico una citazione:

È molto più facile ricambiare un torto che un favore, perché la riconoscenza costa mentre la vendetta è considerata un guadagno.
Publio Cornelio Tacito

Alessandro

PS: L'immagine allegata l'ho vista stamattina su internet, volevo condividerla con voi .. a proposito di incazzature